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10 segnali che ti fanno capire che il tuo bambino è stanco

Non si fermano mai, sono sempre attivi e pieni di energia, curiosi verso tutto ciò che è il mondo che li circonda e desiderosi di imparare. Quello che spesso dimentichiamo è che la vita di un bambino può essere anche molto stancante, dal punto di vista fisico e mentale: una stanchezza che nella maggior parte dei casi non è legata a disturbi o patologie particolari (e quindi non deve allarmare più di tanto), ma che può far soffrire il bambino e mettere in difficoltà i genitori ed in generale chi ha a che fare con lui. Naturalmente, per un bambino è molto difficile rendersi conto della stanchezza e di conseguenza ammettere di aver bisogno di fermarsi un attimo e riposarsi, per questo è molto importante per un genitore saper riconoscere i segnali che permettono di capire se un bambino è stanco. Una volta che le cause di quegli strani comportamenti saranno chiare, sarà possibile correre ai ripari per far tornare il bambino nel pieno delle sue forze, consultando il pediatra e prevedendo ad esempio una cura di integratori specifici. I segnali che possono aiutare a capire che un bambino è stanco si dividono in due grandi categorie, quelli di tipo emotivo e quelli di tipo fisico:

SEGNALI EMOTIVI
1. Facile irritabilità
Esattamente come gli adulti, anche i bambini si irritano facilmente quando sono stanchi. Questo significa che di fronte alla minima difficoltà (nel gioco, ad esempio) le reazioni possono diventare apparentemente esagerate, con pianti a dirotto e improvvisi scatti di rabbia.

2. Tendenza ad essere “appiccicoso” 
Nei bambini la stanchezza si manifesta spesso con una maggiore richiesta di attenzioni e affetto in generale. Quando la voglia di essere preso in collo e coccolato è superiore alla norma, siamo di fronte ad un segnale evidente.

3. “Piangite” acuta
Urla e pianti a dirotto, senza un apparente motivazione scatenante, sono un altro inconfondibile segnale della mancanza di energie e di uno stato di affaticamento mentale o fisico. Anche in questo caso le differenze con gli adulti non sono così marcate, anche noi quando dormiamo poco o siamo particolarmente stressati tendiamo a diventare nervosi.

4. Comportamenti strani ed esagerati
Proprio come succede ai “grandi” quando sono particolarmente affaticati, anche i bambini tendono ad assumere atteggiamenti particolarmente strani o eccentrici in situazioni di stanchezza. Se gli adulti si comportano in una maniera che spesso viene associata al classico “esaurimento nervoso”, in piccolo i bambini ricalcano questi atteggiamenti: mancata risposta alle domande, reazioni e gesti più o meno violenti, scatti d’ira e gesti estremi in generale.

5. Inconsolabilità
Se anche quelle coccole che normalmente “curano” qualsiasi disagio non hanno nessun effetto sul piccolo, che continua a lamentarsi nonostante i ripetuti tentativi di consolarlo, questo vuol dire che è semplicemente molto stanco.

SEGNALI FISICI
1. Lentezza nei movimenti
Chi conosce un bambino sa bene quanto possa essere instancabile nelle sue attività, per questo non sarà difficile rendersi conto che qualcosa non va quando si “imbambola” mentre gioca o mentre mangia, restando magari seduto con lo sguardo più o meno assente, mentre cammina trascinando i piedi oppure quando si rifiuta semplicemente di camminare pretendendo di essere preso in collo.

2. Difficoltà nell’esprimersi a parole
Per un bambino piccolo il parlare non è un’attività da nulla. Quella che per un adulto è una funzione ormai acquisita che non comporta sforzi particolari, per un bambino il discorso è diverso. Quindi la fatica si manifesta anche in questo aspetto, rendendo difficoltosa l’espressione verbale, sia per quanto riguarda la formulazione di frasi che abbiano un senso che per quanto riguarda il tono e il volume della voce. Le difficoltà espressive hanno come conseguenza l’ulteriore irritazione, in una sorta di circolo vizioso.

3. Sonno “fuori posto”
I bambini stanchi hanno la tendenza ad addormentarsi (o almeno a provarci) nei momenti più diversi della giornata. Se un bambino fa le bizze per andare a letto la sera e magari crolla non appena viene caricato in macchina per tornare a casa dall’asilo, questo vuol dire che è in stato di affaticamento.

4. Iperattività
Potrebbe sembrare un paradosso, ma in molti casi l’iperattività di un bambino è sintomo di mancanza di energia. La tendenza a ripetere continuamente un gesto non deve essere considerato un segno di forza ed energia, ma, al contrario, un campanello di allarme che indica che è il momento di riposare.

5. Cibo? No grazie
Se un bambino si rifiuta di mangiare il suo piatto preferito e resta a tavola a fissarlo, oppure tende ad allontanarlo (o peggio ancora a gettarlo per terra), molto probabilmente è troppo stanco per mangiare. Inutile insistere o pensare di punirlo, meglio cercare di metterlo a letto.

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