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Allergie primaverili nei bambini: primi segnali e consigli utili

Ogni bambino aspetta con ansia il ritorno della primavera per avere il via libera a giocare all’aria aperta. Lasciati all’inverno i timori di possibili raffreddori e mal di gola, ecco che bussano alla porta occhi arrossati, starnuti e congiuntiviti.

Si tratta dei primi sintomi di possibili allergie ai pollini stagionali che raggiungono il picco durante la primavera, quando molte piante maturano il periodo di fioritura, fattore scatenante a cui si aggiungono anche il graduale aumento delle temperature, il vento e il clima secco. In particolare, nel periodo che va da marzo a giugno si manifestano allergie a: Betulla, Graminacee, Cipresso, Olivo, Faggio, Frassino, Quercia, Platano.

Purtroppo, i soggetti maggiormente colpiti sono i bambini, che devono fare i conti con starnuti ripetuti e fastidiose lacrimazioni oculari. Secondo gli esperti della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP), un bambino su tre soffre di allergie, con numeri in crescita, che vedono al primo posto per incidenza le allergie respiratorie, seguite da quelle alimentari.

Come riconoscere i sintomi delle allergie primaverili nei bambini

Prima di tutto, quando parliamo di allergie primaverili, ci riferiamo a una risposta anomala da parte del nostro sistema immunitario, scatenata dal contatto con agenti innocui presenti nell’ambiente esterno (pollini e polveri domestiche). Nei bambini sono molto diffuse pollinosi e allergie nasali provocate dalla fioritura e dal rilascio dei pollini da parte di alcune piante come i cipressi, le mimose, gli ulivi e le graminacee. La concentrazione dei pollini è maggiore nei mesi tra marzo e giugno, anche se, negli ultimi anni, si è registrato un progressivo allungamento della stagionalità.

Nei bambini predisposti, le prime avvisaglie delle manifestazioni allergiche sono simili ai comuni sintomi del raffreddore:

Secondo alcune indagini, all’arrivo delle allergie primaverili si associa anche una flessione negativa del rendimento scolastico di bambini e ragazzi, causata dalla difficoltà nella concentrazione e la sensazione di stanchezza dovuta principalmente al riposo notturno scarso e disturbato.

In ogni caso è sempre bene consultare il proprio pediatra, che vi indicherà un allergologo a cui rivolgervi per effettuare uno specifico test cutaneo. Il prick test è un modo semplice e veloce per scoprire quali sono gli allergeni rispetto ai quali vostro figlio è sensibile.
Ma come possiamo aiutare quotidianamente i nostri bambini a difendersi dalle allergie primaverili?

Rimedi naturali contro le allergie da pollini nei bambini

Il consiglio principale, come sempre, è quello di rivolgersi al pediatra di fiducia nel caso in cui compaiano sintomi da allergia respiratoria invalidanti e di non somministrare farmaci senza consulto medico.
Esistono comunque molti rimedi naturali in grado di alleviare i sintomi di allergia da pollini nei bambini, tra cui:

  • ribes nero: riduce la congestione nasale, la lacrimazione, l’arrossamento oculare e il prurito alla gola. La formulazione più consigliata è quella in gocce, che ha anche un sapore gradevole.
  • aloe in formulazione spray: presenta un’azione lenitiva e permette quindi di ridurre i sintomi a livello di naso e gola.
  • estratto di semi di pompelmo in formulazione spray: ha azione protettiva e idratante e permette di prevenire le irritazioni e ridurre le secrezioni nasali.

Inoltre, le soluzioni a base di acque termali sono molto utili per mantenere il giusto grado di idratazione e pulizia anche per le mucose dei più piccoli quando irritate a causa delle allergie da pollini.

Esistono rischi per i bambini che soffrono di allergie primaverili?

La congestione nasale e la congiuntivite non sono dannose per la salute, ma sono condizioni fastidiose che interferiscono con la qualità della vita proprio nella stagione più favorevole all’attività all’aria aperta. Per ridurre il più possibile l’esposizione ai pollini, in modo da limitare i sintomi, è possibile consultare delle linee guida pubblicate dalla SIAIP sul proprio sito web.

L’asma è senza dubbio una condizione più “impegnativa” perché può comportare difficoltà respiratoria e necessita di un trattamento specifico da assumere sotto controllo del pediatra.

Tutto quello che c’è da sapere per evitare le allergie da pollini

Per affrontare gli inconvenienti delle allergie primaverili è sufficiente seguire pochi ma efficaci accorgimenti, che possono aiutare a contrastare i sintomi più spiacevoli. Ad esempio, per i bambini che soffrono di allergie ai pollini è molto utile consultare il calendario pollinico, in questo modo sarà possibile adottare un corretto programma preventivo.

Negli spazi domestici tenete le finestre chiuse in camera da letto nei mesi di massima presenza di pollini nell’aria e magari utilizzate degli specifici purificatori dell’aria con filtri antipolline.

Se portate il vostro bambino all’aria aperta, evitate prati e campi coltivati, così come gite in aperta campagna dove la concentrazione dei pollini aumenta sensibilmente. Sono da preferire il mare, l’alta montagna e il sottobosco. Inoltre, durante i viaggi in auto è necessario tenere chiusi i finestrini e consigliamo di evitare l’utilizzo della bicicletta e del motorino.

Altro importante accorgimento è quello di cambiare i vestiti al bambino una volta rientrati a casa, lavarli e fare un bagno (o una doccia), oltre a lavaggi nasali per eliminare dal naso eventuali allergeni e per evitare che il polline possa depositarsi sul cuscino e disturbarli nel sonno.

Se notate un principio di irritazione agli occhi, proteggete i bambini dai raggi solari, in questo caso gli occhiali da sole saranno un prezioso alleato. Fate in modo che il vostro bambino non si tocchi gli occhi con le mani, anche se avverte un forte prurito, così da metterlo al riparo da piccoli traumi alla cornea.
Infine, in caso di congiuntivite allergica, potete aiutate i vostri bambini con un’accurata detersione della zona perioculare attraverso l’utilizzo di salviette monouso ad azione detergente, umettante e lenitiva, appositamente studiate per favorire la protezione degli occhi dei più piccini.

 

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