Consigli » Salute & Benessere » Carenza di ferro nei bambini: cause, sintomi e prevenzione

Carenza di ferro nei bambini: cause, sintomi e prevenzione

stanchezza da carenza di ferro - bambino stanco che si addormenta facendo i compiti sul tavolo

È uno degli elementi imprescindibili per il corretto funzionamento del nostro organismo e per lo sviluppo dei bambini: stiamo parlando del ferro, elemento responsabile del trasporto dell’ossigeno nel sangue e della sua distribuzione ad organi e tessuti. Inoltre, il ferro è un valido alleato per rinforzare le difese immunitarie e prevenire le infezioni, oltre che supportare lo sviluppo delle capacità cognitive.

Per questo, le conseguenze della carenza di ferro nei bambini è un problema da non trascurare. Soprattutto nel periodo della prima infanzia, durante la quale la crescita è accelerata e costante, il ferro è fondamentale per garantire un corretto sviluppo. Un apporto insufficiente potrebbe comportare una riduzione dei livelli ematici di ferro e, successivamente, dei valori di emoglobina, condizionando il corretto sviluppo psicomotorio del bambino.

Le cause della carenza di ferro nei bambini

La carenza di ferro è molto frequente in età pediatrica, ma si può risolvere facilmente, prestando attenzione alla dieta o, quando necessario, ricorrendo all’aiuto di integratori alimentari specifici. Le cause della carenza di ferro nei bambini sono principalmente due:

  • Ridotto apporto di ferro nell’alimentazione
  • Aumentato fabbisogno di ferro durante la crescita

È possibile anche riscontrare carenza di ferro associata a circostanze che solo specialisti e pediatri possono diagnosticare come:

  • Alcuni casi di nascita prematura o di basso peso alla nascita
  • Neonati nati da madre con, a sua volta, carenza di ferro
  • Celiachia, gastrite e malattie infiammatorie intestinali
  • Intolleranza al latte vaccino
  • Diverticolo di Meckel
  • Ernia iatale

Carenza di ferro nei bambini: i sintomi e come riconoscerla

La carenza di ferro non deve essere mai essere sottovalutata. I sintomi più evidenti si manifestano attraverso stati costanti di stanchezza e spossatezza, con una tendenza crescente all’affaticamento, anche nello svolgimento di attività quotidiane, come correre, studiare e giocare. I bambini che manifestano un livello basso di ferro solitamente sono poco attivi, spossati e inclini a distrarsi. Tutto questo avviene perché il ferro è un elemento indispensabile anche per lo sviluppo neurologico. Se trascurata infatti, la carenza di ferro può avere ripercussioni anche sulla crescita e sullo sviluppo cognitivo.
Altri sintomi e campanelli d’allarme si manifestano sotto forma di frequenti mal di testa, tendenza a contrarre infezioni batteriche, palpitazioni e svenimenti occasionali.

Se notate che il vostro bambino rincasa da scuola sempre stanco e affaticato, ha difficoltà a concentrarsi, soffre di frequenti mal di testa e si ammala spesso e a lungo, il consiglio è di farlo visitare dal pediatra di fiducia per le opportune verifiche. Ma non è tutto: anche da un punto di vista fisico, ci sono altri indicatori che è possibile notare sulla pelle e sul viso del bambino affetto da carenza di ferro. I più comuni sono:

  • Pallore;
  • Piccoli tagli agli angoli della bocca;
  • Fragilità di capelli e unghie;
  • Bruciori alla lingua;
  • Disturbi del sonno;
  • Tachicardia e tachipnea (aumento della frequenza cardiaca e del respiro).

Valori del ferro nei bambini

Nei bambini, la quantità di ferro presente nel sangue cambia a seconda dell’età e del sesso. I valori di ferro al di sotto dei quali si parla di carenza variano con la crescita e devono essere valutati attraverso criteri specifici, tra i quali il principale è il livello di emoglobina nel sangue.
Nella tabella qui sotto troverete i valori medi di emoglobina nei bambini suddivisi per età e il livello minimo, al di sotto del quale si manifesta una carenza di ferro che potrebbe portare, se trascurata, all’insorgere della sideropenia (carenza di ferro):

EtàHb media (g/dl)Valori di Hb (g/dl) che indicano una carenza di ferro
neonato16,5< 13,5
1 mese13,9<10,7
2 mesi11,2<9,4
3 a 6 mesi11,5<9,5 g
6 mesi a 2 anni12<10,5
2 a 6 anni12,5<11,5
6 a 12 anni13,5<11,5
12 a 18 anni – Maschi14,5<13 g
12 a 18 anni – Femmine14 g<12 g
Valori di ferro nei bambini: tabella con i livelli medi di emoglobina

Una diminuzione dei valori di ferro nel sangue può essere dovuta a un ridotto apporto alimentare, soprattutto in conseguenza a diete squilibrate o prive dei componenti fondamentali, o ad un aumento del fabbisogno, specialmente durante la crescita. Non sottovalutate anche l’importanza del ferro durante la gravidanza e l’allattamento: contribuisce infatti al normale sviluppo psico-fisico del bambino e del suo sistema immunitario.

Tenete sempre sotto controllo i valori ematici dei bambini, perché anche un aumento dei valori di ferro nei bambini può essere sintomo di problematiche da indagare in maniera più approfondita insieme al pediatra.

Effetti collaterali della carenza di ferro nei bambini

L’anemia da carenza di ferro (chiamata anemia sideropenica) raramente provoca complicazioni gravi o di lunga durata, sebbene nei casi in cui la carenza sia consistente e prolungata nel tempo possano verificarsi ripercussioni sulla normale vita quotidiana.

Come già accennato, le complicazioni più comuni sono stanchezza e sonnolenza che possono determinare un malessere generale e peggioramento della qualità della vita. Inoltre, la carenza di ferro nei bambini causa alterazioni del sistema immunitario. Ne consegue una maggiore probabilità di essere colpiti da malattie infettive. Tra le complicazioni più gravi vi sono quelle che possono comparire in gravidanza, soprattutto a carico del nascituro: trascurare la carenza di ferro in gravidanza porta a un rischio più elevato di partorire prematuramente (prima della 37° settimana) e il nascituro ha maggiori probabilità di essere sottopeso e di sviluppare forme di ritardo psico-motorio.

Prevenire la carenza di ferro nei bambini

Per prevenire la carenza di ferro nei bambini è fondamentale iniziare con le buone abitudini già dallo svezzamento, durante il quale bisogna introdurre un’alimentazione ricca di cibi nutrienti che soddisfino il giusto fabbisogno di ferro. Si consiglia quindi di scegliere non solo alimenti ricchi di ferro, ma anche di imparare a fare i giusti abbinamenti: ci sono infatti alimenti che possono contribuire a migliorare ed aumentare l’assorbimento di ferro, come ad esempio quelli che contengono vitamina C ed altri, come il latte, che ne inibiscono l’assorbimento.

Il ferro si trova in molti alimenti facilmente reperibili, che rientrano normalmente in una dieta sana ed equilibrata. In primis la carne, soprattutto le carni rosse, ma anche il pesce, le uova e la frutta secca che, a partire dal primo anno di età, può essere usata come ingrediente, purché tritata, sotto forma di farina o sminuzzata molto finemente. Prima dei 3-4 anni, infatti, è sconsigliato dare ai bambini frutta secca intera. Molto ricchi di ferro sono in modo particolare i pistacchi, le noci e i semi di zucca.

Il latte invece riduce l’assorbimento di questo minerale, pertanto non deve essere abbinato ai cibi che invece ne possiedono in grandi quantità, come la carne. Una sostanza in grado di facilitare l’assorbimento del ferro da parte dell’organismo è la vitamina C, contenuta nella frutta, soprattutto negli agrumi e nei kiwi.

Alimenti per prevenire la carenza di ferro

I nutrizionisti infantili consigliano ai genitori di preparare un menù settimanale a cui attenersi e da condividere con i figli in modo da prepararli alla presenza di ingredienti spesso poco apprezzati (come gli spinaci), premiandoli con cose più golose, come il cioccolato fondente e le albicocche disidratate. Questo sistema aiuta anche l’organizzazione casalinga, oltre a tenere traccia dell’alimentazione dei bambini e capire se sia più o meno bilanciata.

Ecco alcuni esempi pratici di piatti preparati in modo da garantire un apporto ottimale di ferro per i bambini:

  • Classico intramontabile della cucina italiana: pasta e fagioli.
  • Tagliatelle con ragù di carne e, in alternativa, ragù di lenticchie.
  • Tutto ciò che è a base di piselli, come vellutate, polpette, frittate, risotto, pasta con crema di piselli. Sono un ingrediente molto versatile e sempre reperibile!
  • Una bella porzione di spinaci o bietole da servire come contorno alla carne o al pesce.
  • Frutta mista a volontà, come tocchetti di mele, spicchi d’arancia, fragole, kiwi e ogni tanto un’aggiunta di frutta secca, come le noci, sempre prestando molta attenzione agli allergeni durante il periodo dello svezzamento
  • Ogni momento è buono per far assaggiare un bicchiere di spremuta di agrumi ai bambini. È anche una fonte eccezionale di vitamine!
  • La colazione e la merenda sono i momenti migliori per provare a far conoscere al bambino preparazioni a base di pistacchi, mandorle e noci. Un’ottima soluzione sono i biscotti morbidi al pistacchio, facili e molto veloci da preparare.
  • Preferire il cioccolato fondente al cioccolato al latte, anche come ingrediente goloso per i dolci fatti in casa.

Qualora l’alimentazione non fosse sufficiente a compensare la carenza di ferro, esistono in commercio diversi integratori per bambini formulati appositamente per rispondere ai fabbisogni nutrizionali di ogni fase della crescita. Chiedi sempre consiglio al tuo pediatra prima della somministrazione per verificare il prodotto più adatto alle esigenze del tuo bambino.

© Junia Pharma 2022. All Rights Reserved - P.IVA 10158651009