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Tosse nei bambini: quali sono le cause e quando contattare il pediatra?

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La tosse non è altro che un riflesso che altera il normale pattern respiratorio, la cui principale funzione è quella di proteggere e difendere le vie aeree attraverso la rimozione di muco, sostanze nocive, microorganismi o corpi estranei. La tosse può essere innescata da fattori esterni, come l’inquinamento, ma può anche rappresentare il primo sintomo di malattie, infezioni o patologie più gravi. Per questo motivo è spesso fonte di stress e preoccupazione nei genitori, soprattutto per chi è alle prime armi.

Durante l’infanzia la tosse può avere diverse intensità, proprio per la continua maturazione anatomica e fisiologica dell’apparato respiratorio e del sistema nervoso, i due “attori” che intervengono su questo riflesso. Lo sapevate che, ad esempio, la tosse è più debole nei neonati prematuri ed è più pronunciata nel bambino rispetto all’adulto? In età pediatrica, la tosse dovrebbe essere trattata dopo un’attenta valutazione basata su specifici protocolli. La tosse dei bambini viene definita “cronica”, o meglio “protratta”, quando persiste per più di 4 settimane.

Tosse ed inquinamento

Numerosi studi attestano che l’esposizione all’inquinamento ambientale, come il fumo di sigaretta o altri inquinanti domestici portano a incrementare gli episodi di tosse tra i bambini. Ricordiamo che il fumo passivo, ovvero l’esposizione involontaria al fumo di sigaretta, contiene oltre 4.000 sostanze chimiche al pari del fumo attivo.  Esiste infatti una stretta correlazione tra l’esposizione al fumo di tabacco, la tosse e l’asma in età pediatrica. Ultimamente si è iniziato a parlare anche del fumo di terza mano, ovvero l’esposizione a quei residui tossici di fumo che restano sui vestiti e i tessuti che vengono rilasciati nell’ambiente, anche da sigarette spente.

Anche il traffico influisce in modo considerevole sugli episodi di tosse nei bambini, anche se ha un impatto minore rispetto al fumo di sigaretta. Riportiamo alcuni dati condivisi dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS):

“Un recente studio ha dimostrato un incremento significativo della prevalenza della tosse e del catarro cronici: dal 2,2% in zone senza traffico al 3,2% in zone con traffico intenso; e inoltre, da zone con passaggio di camion quasi nullo (prevalenza 2,0%) a zone con passaggio frequente (2,9%) o continuo (3,9%). Non era significativo, invece, l’incremento di prevalenza della tosse cronica legato al solo traffico di automobili”

Le cause più frequenti di tosse cronica nei bambini

Tra le cause più frequenti di tosse cronica nei bambini, troviamo:

  1. La tosse post-infettiva, che si verifica nella fase finale e di risoluzione di un’infezione. In età pediatrica nella maggior parte dei casi non si riesce ad identificare l’agente responsabile della tosse post-infettiva, anche se sono stati chiamati in causa numerosi virus respiratori (Virus Respiratorio Sinciziale, virus influenzali e parainfluenzali, Adenovirus) e batteri come Mycoplasma pneumoniae, Chlamydia pneumoniae e Bordetella pertussis.
  2. La bronchite batterica protratta, molto diffusa in età prescolare, caratterizzata da tosse catarrale persistente isolata che si risolve con una terapia antibiotica adeguata.
  3. L’inalazione di un corpo estraneo, uno degli incidenti domestici più frequenti tra i bambini, che colpisce in genere tra la nascita e i 4 anni d’età. In questo arco temporale, i bambini non hanno ancora una dentatura completa e, a causa di poca dimestichezza nel masticare bene il cibo, i nostri piccoli devono ancora imparare a coordinare i muscoli coinvolti nella deglutizione; inoltre, spesso sono distratti e iperattivi durante i pasti.
  4. L’Asma bronchiale o la Rinosinusite (sindrome delle vie aeree superiori)
  5. La tosse psicogena, si presenta prevalentemente in età scolare o pre-adolescenziale (6-14 anni), per lo più in occasione di situazioni stressanti (più frequentemente la paura della scuola e/o l’elevata conflittualità fra i genitori).

Quando è meglio contattare il pediatra?

Ci sono alcuni campanelli d’allarme da non sottovalutare in caso di tosse nei bambini. Rivolgiti al pediatra quando nel tuo piccolo si verifica:

  • Un esordio di tosse in epoca neonatale;
  • tosse che si manifesta e perdura dopo un episodio di soffocamento;
  • tosse durante o immediatamente dopo il pasto;
  • tosse che migliora solo con terapia antibiotica;
  • polmoniti ricorrenti;
  • difficoltà nell’alimentazione (vomito, soffocamento)

Sebbene le informazioni contenute in questo articolo siano state estratte da uno studio specialistico, non devono intendersi come sostituti della valutazione e delle indicazioni di un professionista sanitario.


Fonte: Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale

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