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Insegnare ai bambini a contare

insegnare ai bambini a contare

Facile come contare fino a 10!
Quante volte abbiamo sentito questo comune modo di dire, o uno dei tanti legati al mondo dei numeri (un altro esempio: “2+2 fa sempre 4”), ognuno che sottintende la facilità di risoluzione di un problema.

Gli adulti danno per scontato che contare fino a 10 sia semplice e quasi istintivo, ma per un bambino anche i calcoli più elementari sono un mondo nuovo da scoprire. Imparare a contare può quindi diventare un pretesto per divertirsi insieme a tutta la famiglia: basta giocare con i numeri nel modo giusto. Ecco qualche spunto!

Quando iniziare a insegnare ai bambini a contare

Ovviamente non si può pretendere di insegnare a contare ai bambini di punto in bianco, senza prima aver fatto qualche tappa di avvicinamento al mondo dei numeri. L’età in cui proporre i primi giochi che includano numeri e calcoli semplici è dai 2 ai 5 anni ed è possibile iniziare con uno strumento semplice e alla portata di tutti: le dita delle mani.

Infatti è proprio con le dita e i piccoli oggetti di uso quotidiano che si possono gettare le basi dell’apprendimento dei numeri. Il primo concetto astratto che è facilmente assimilabile per i bambini è il numero 1: usando un dito, un oggetto, un giocattolo o un pezzo di cibo, i bambini riescono a intuire facilmente l’addizione e la sottrazione o, meglio, il concetto di c’è e non c’è più.

Infatti, già verso i 2/3 anni, i bambini iniziano ad accumulare esperienze d’apprendimento che assimilano grazie al confronto con la famiglia e la vita quotidiana. Basta pensare, ad esempio, ai momenti dei pasti, quando i bambini vengono stimolati grazie a semplici affermazioni: “Vuoi un biscotto?”, “Per merenda ti ho preparato una fetta di torta”.

Insegnare i numeri ai bambini

Grazie agli esempi e agli stimoli quotidiani per iniziare ad avere dimestichezza con i numeri, i bambini iniziano pian piano ad associare le parole che indicano un numero alla quantità che rappresentano, circa dai 4 anni in poi.
A questo punto è possibile ricorrere a giochi che prevedano stimoli applicativi, come un abaco colorato, i regoli o la tavola di conteggio Montessori: tutti strumenti grazie ai quali, divertendosi, i bambini imparano a contare e a dare un valore ai numeri.

Ecco la ricetta di un gioco alla portata di tutti per insegnare i numeri ai bambini, utilizzando risorse facilmente reperibili in casa o al supermercato:

  • Procurarsi dieci bicchieri di carta o coppette per cucinare i muffin o, comunque, piccoli contenitori. Va benissimo riciclare, ad esempio, gli scodellini dello yogurt o quelli del gelato.
  • Procurarsi un sacchetto di semi di zucca: hanno le dimensioni perfette per essere maneggiati con facilità anche dalle manine piccole dei bambini.
  • Pennarello.
  • Su ogni scodellino scrivere un numero da 1 a 10 mentre, in una ciotola, si mette a disposizione una buona quantità di semi di zucca. I bambini dovranno quindi giocare a posizionare il giusto numero di semi negli scodellini corrispondenti.

Per insegnare i numeri ai bambini è quindi fondamentale veicolare l’apprendimento al gioco, senza insistere troppo e senza aspettarsi di veder sbocciare in pochi mesi l’erede di Albert Einstein. È importante infatti rispettare i tempi di sviluppo e apprendimento che spesso non seguono tabelle predefinite.

Memorizzare le tabelline

Una volta presa dimestichezza con i numeri, ecco che alle scuole primarie arriva il momento di familiarizzare con operazioni matematiche via via più complesse… Non più solo addizioni e sottrazioni, ecco che tra le materie di studio di affacciano le tanto odiate tabelline, uno degli scogli più tosti per i bambini. Genitori e famigliari che aiutano i piccoli con i compiti a scuola devono armarsi di tanta pazienza e fare pace con l’idea che molti pomeriggi saranno dedicati alla ripetizione delle tabelline finché non saranno incise in modo imperituro nella memoria. Ma oltre alla pazienza, esiste un modo per impararle senza fatica?

Difficile prevedere quanta fatica richieda memorizzare le tabelline perché ogni bambino ha predisposizioni diverse nei confronti delle materie insegnate a scuola ma senz’altro esiste qualche trucco per facilitare l’apprendimento. Ecco un esempio che, per quanto non particolarmente gradevole, ha un’alta probabilità di far memorizzare le tabelline in poco tempo e senza (troppi) drammi:

  • In primo luogo, tenere a portata di mano fogli e penna.
  • Leggere sul libro di matematica o sulle schede a disposizione la tabellina che deve essere memorizzata.
  • Dopo aver letto la tabellina un numero sufficiente di volte, quanto basta per sentirsi sicuri di poterla ripetere, procedere a coprire il libro.
  • Prendere il foglio bianco e iniziare a riportare i vari risultati fino al punto memorizzato.
  • Se la tabellina non viene riportata fino alla fine, cambiare foglio, ricominciare a leggere dal libro e ripetere l’operazione da zero. Tutto questo finché l’intera tabellina non viene riportata su foglio bianco senza tentennamenti almeno tre volte.

Come detto, insegnare ai bambini a contare può stimolare l’ingegno dei bambini, nonché la loro innata voglia di apprendimento.

Insegnare le ore ai bambini

Insegnare le ore ai bambini è strettamente legato sia al saper contare senza tentennamenti, che all’apprendimento della tabellina del 5. Una volta assimilati questi due concetti basilari, si può procedere spiegando con semplicità il funzionamento dell’orologio:

  • Innanzitutto è una buona idea aiutarsi con un supporto visivo, un orologio (vero o finto che sia) grande abbastanza cosicché i numeri siano ben visibili.
  • A questo punto bisogna procedere mostrando che la lancetta più lunga segna il trascorrere dei minuti (e procede molto più velocemente), quella più corta delle ore (dall’andamento più lento).
  • Bisogna chiarire, con parole semplici, che ogni giornata è formata da 24 ore e ogni ora da 60 minuti, quindi visto che i numeri dell’orologio vanno da 1 a 12 è importante sottolineare che la lancetta delle ore farà due giri completi del quadrante, muovendosi di una tacca dopo ogni giro completo della lancetta dei minuti.
  • I bambini a questo punto avranno appreso che i minuti trascorrono molto più velocemente rispetto alle ore.
    Ecco quindi che è possibile spiegare loro che quando la lancetta dei minuti si posiziona sui numeri 1,2,3,4 e via dicendo, i minuti vanno calcolati sulla base della tabellina del 5.

Una volta spiegato il funzionamento dell’orologio, è possibile fare qualche prova per allenare la lettura come se fosse un gioco: spostando le lancette avanti e indietro e chiedendo “Indovina che ore sono?” il bambino sarà stimolato a trovare la risposta giusta e, al contempo, acquisirà sempre più dimestichezza con lo strumento.

 

Fonti:

nostrofiglio.it
didattica scuola primaria

 

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